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Almeno una volta a settimana cerchiamo di pubblicare aggiornamenti, consigli di viaggio e tutorial. Vogliamo condividere con voi il nostro viaggio e soprattutto la nostra esperienza, gli imprevisti che ci possono capitare (in particolare viaggiando con il camper) cercando di essere d'ispirazione e d'aiuto.

Un salto nel passato: la Villa Reale di Marlia


Enormi saloni con pavimenti di marmo, stucchi, specchi dorati e cristalli, affreschi ed arazzi, parchi alberati, labirinti di lauro e fontane dai mille giochi d’acqua, scuderie, limonaie e teatri all’aperto ci fanno pensare alla nobiltà dei secoli passati dei quali troviamo traccia nei romanzi di Jane Austen dove i personaggi facevano la spola fra le ricche residenze di Londra e le sontuose dimore estive nella campagna inglese, fra balli, battute di caccia a cavallo, cene e ricevimenti.

Questo non succedeva solo a Londra o a Parigi. Fra il XV e i XIX secolo, sulle colline che circondano la Piana Lucchese, non appena la primavera si faceva più intensa, non era raro il passaggio di sfarzose carrozze dalle tende di broccato accostate, con al seguito carovane di servi che trasportavano casse e bauli carichi di vestiti ed ogni genere di beni di lusso. Erano i nobili lucchesi che si spostavano per la villeggiatura estiva dai loro palazzi di città verso le loro residenze estive. Le mura solide e altissime nascondevano bellissimi parchi e tenevano al sicuro e lontano da occhi indiscreti i loro ospiti che erano liberi di passeggiare fra portici e colonnati, viali e vialetti arborati, dove statue, vasi fioriti, fontane, laghetti, vasche, ruscelli, giardini a tema e orti botanici allietavano la vista e l’olfatto dei facoltosi ospiti.

Le famose ville lucchesi sono una più bella dell’altra: i progetti venivano commissionati agli architetti italiani ed europei più in voga e dovevano superarsi l’un l’altra per grandezza, imponenza, bellezza e sfarzo ma sempre con eleganza. Oggi la maggior parte di queste bellissime ville è visitabile in periodi e orari prestabiliti. Ognuna di loro nasconde segreti e storie da raccontare.

Tra le più importanti, sicuramente la più famosa, è quella di cui vi vogliamo parlare oggi: la Villa Reale di Marlia.

Visita alla Villa Reale di Marlia

Siamo nel territorio del Comune di Capannori. Il complesso monumentale di Villa Reale di Marlia, comprende ad oggi oltre all’immenso Parco e alla Villa, il Palazzo dell’Orologio, le Palazzine Gemelle, la Villa del Vescovo, la chiesetta a rito cattolico e la cappella ortodossa.

Di tutti questi elementi, ad oggi sono visitabili solo la villa e il parco in quanto è in corso una accurata opera di restauro dell’intero complesso, che si nota già molto bene sugli esterni. I biglietti sono acquistabili alla reception al costo di 9€ (7€ ridotto) per il solo parco, 14€ (12€ ridotto) per il parco e la villa, gratuito per i minori di 14 anni. Vi consigliamo di scaricare l’app gratuita che contiene una audio guida per le stanze della villa e una video guida per il parco, veramente fatta bene ed interessante.

L’app contiene anche un gioco per i vostri bambini che consiste in una caccia al tesoro da attivare alla reception e che prevede un simpatico gadget come premio finale. Se avete bambini con voi ve la consigliamo in modo da poter effettuare la visita in maniera interessante per tutta la famiglia.

Altro consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di programmare una visita di un’intera giornata, portandovi una coperta e qualcosa da mangiare per un picnic sul prato all’ombra di uno dei tanti magnifici alberi secolari sparsi per il parco. All’interno del parco comunque c’è anche una caffetteria con tavolini all’aperto e non sarà difficile trovare qualcosa di buono per rifocillarvi.

Potete visitare il parco come più vi aggrada, non c’è un percorso fisso, a meno che non decidiate di seguire la caccia al tesoro e i vostri figli. Sicuramente da non perdere, soprattutto se lo visitate in primavera, è il viale delle camelie che si snoda lungo il ruscello che scorre verso sud fino allo stagno. Sul lato più a sud del parco vi è il lago con i giganteschi salici piangenti e a seguire i vari giardini che si susseguono e si intersecano uno con l’altro, come il giardino spagnolo, il giardino dei limoni con gli oltre duecento enormi vasi di agrumi con vasche, statue e fontane, la Grotta di Pan dove vi potrete rinfrescare, il teatro di verzura nel quale venivano messe in scena opere teatrali per allietare gli ospiti nelle serate estive. Di fronte alla facciata della villa si può ammirare lo scenografico teatro dell’acqua. Alla villa si accede da qui, arrivandole praticamente alle spalle. Impossibile raccontarvi qui l’intera esperienza, vale la pena farla personalmente.

Una curiosità interessante è rappresentata dal fatto che la Villa è appartenuta, fra gli altri personaggi degni di nota, alla sorella di Napoleone, Elisa Baciocchi, che governò Lucca e che ha lasciato qui ed altrove molte tracce del suo passaggio.

Agli amici camperisti consigliamo il parcheggio P2, aperto negli orari di visita al parco. Per soste più lunghe anche in vista di visitare le altre ville nei paraggi vi consigliamo il parcheggio vicino al parco pubblico Pandora a Segromigno in Monte, lungo la via Nuova. Vicino potrete trovare un ottimo bar pasticceria, una farmacia, una ferramenta, un tabacchi e una panetteria.

Elisa Baciocchi è un personaggio di spicco nella storia della città di Lucca, ed è ancora molto amata. I riferimenti nella viabilità cittadina alla sorella di Napoleone, che governò la città dal 1805 fino alla caduta dell’Impero napoleonico, nel 1814, ne sono la prova. A lei sono intitolate infatti Porta Elisa, una delle sei rimanenti porte di accesso alla città, via Elisa e lo stadio Porta Elisa e numerosi sono riferimenti a nei nomi di ristoranti, bar, B&B, alberghi fuori e dentro le mura.

Principessa di Lucca e Piombino, contessa di Compignano, duchessa di Massa e principessa di Carrara e granduchessa di Toscana, furono i suoi titoli. Governò il piccolo Stato costituzionale di Lucca con piglio autoritario e illuminato, riformò gli organi amministrativi secondo le direttive di Napoleone, dette nuovo impulso all’economia, alle arti e al commercio favorendo intensi scambi con la Francia, incentivò l’istruzione e le opere di assistenza sociale, seppe coinvolgere nel governo sia l’antica aristocrazia che i nuovi borghesi, riuscì ad escludere i lucchesi dall’obbligo di prestare servizio nell’esercito imperiale. Ma Lucca era troppo piccola per le sue ambizioni così, con una spregiudicata e astuta operazione di discredito nei confronti di Maria Luisa di Borbone, Regina d’Etruria, Elisa riuscì a far detronizzare la rivale, far annettere la Toscana alla Francia e infine nel 1809 assumere l’amministrazione della regione con il titolo di Granduchessa di Toscana.

Con la caduta dell’Impero di Napoleone tentò invano di conservare almeno il piccolo Principato lucchese e le fu riconosciuto solo il titolo di contessa di Compignano. Si ritirò a Villa Vicentina presso Monfalcone dove morì il 7 agosto 1820.

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