Travel Blog

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Almeno una volta a settimana cerchiamo di pubblicare aggiornamenti, consigli di viaggio e tutorial. Vogliamo condividere con voi il nostro viaggio e soprattutto la nostra esperienza, gli imprevisti che ci possono capitare (in particolare viaggiando con il camper) cercando di essere d'ispirazione e d'aiuto.

The Erwin Hymer Museum

Forse non tutti sanno che esiste un museo del camper e della caravan.

Nel sud della Germania, a Bad Waldsee, nei pressi di Ravensburg, il pioniere del motorhome, Erwin Hymer, ha costruito un bellissimo museo che raccoglie le roulottes e i primi motorhomes, dagli anni ‘30 ai primi anni ‘80. Non solo Hymer ed Eriba però ma tutti i marchi operanti all’epoca sono rappresentati.
Se amate il camper o semplicemente vi affascina l’idea, questo museo fa per voi: una quantità quasi infinita di mezzi originali si snoda lungo un percorso “asfaltato” a spirale su due piani e 6.000 metri quadrati di puro divertimento.




Sì perché questo museo assomiglia più ad un parco divertimenti per tutta la famiglia. Noi che amiamo tanto il nostro bellissimo Ciaone, un s660 del ‘91, di prima immatricolazione tedesca, non potevamo esimerci dal riportarlo a casa. Solo in visita però!




Caravan originali, arredate con gli accessori del tempo, trainate da bellissime auto d’epoca, rispecchiano fedelmente la tecnologia e la moda di ogni decennio. A partire dagli anni ‘70 si iniziano a costruire i primi motorhome come l’s550 e l’s660 ancora bellissimi.




È stato stupefacente scoprire come nei primi mezzi ricreazionali si cercasse esclusivamente di ricreare parte del confort domestico all’interno di una casa di legno su ruote. Quindi gli arredi e gli accessori erano gli stessi che si potevano trovare nelle case delle classi più agiate: tessuti da arredamento a rivestire le pareti coordinate con le imbottiture di panche e cuscini, appliques e plafoniere di vetro, talvolta ad olio; armadietti e piccole dispense in legno massello, le prime ghiacciaie a gas con apertura a maniglia. Bacinella e brocca per lavarsi, ma in alcune si poteva addirittura trovare il bagno, attrezzato con gabinetto, lavandino e doccia con erogazione dell’acqua a stantuffo. Archeologia in confronto al moderno confort di cui possiamo godere già nei primi mezzi degli anni ‘90. I primi campeggiatori sono stati dei veri e propri pionieri e ci viene anche da pensare che fossero molto coraggiosi.




Ci ha molto colpito un Volkswagen T1 segnato dagli anni e dai chilometri percorsi in giro per il mondo: stracolmo di utensili e cianfrusaglie, testimonianza di una scelta di vita, più che di un modo di fare vacanza. Saremmo davvero curiosi di conoscere il vecchio proprietario e farci raccontare le sue avventure.



Sono soprattutto i bambini ad essere affascinati dalle case su ruote ma, dato che su queste non si può salire, lungo il percorso trovano posto alcuni camper e roulottes dedicati ai più piccoli, attrezzati come parchi gioco in miniatura o addirittura come cinema, e se non bastasse ci si può divertire insieme con i vari giochi interattivi e le stazioni fotografiche attrezzate per creare le proprie cartoline su scenari vari.



Il museo ha inoltre un bel bar ristorante con piatti da tutto il mondo, di ottima qualità a prezzi ragionevoli. Molto importante se ci si vuol concedere un po’ più di tempo per visitare il museo con calma.



Vi è inoltre un gift shop con tantissimi gadget a tema, modellini di camper, libri (purtroppo solo in tedesco).




Una parte dell’immenso parcheggio è stato pensato per chi arriva in camper: gli stalli sono lunghi e abbondanti anche se in lieve pendenza; non vi sono però servizi disponibili. L’ambiente circostante è comunque molto gradevole: circondato da campi coltivati, cavalli, mucche, rumori della natura e qualche zanzara. Nei dintorni si trovano gli eleganti stabilimenti della Hymer e varie altre aziende dell’indotto.




Unico appunto che ci sentiamo di fare è che sarebbe utile avere l’audio guida anche in italiano. A noi è comunque piaciuto davvero molto.

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